22 gen 2008

La vampa delle impressioni

La forza dell'indignazione aveva scosso quel flusso dei pensieri senza corpo
Il rapimento era sbilenco e di colore indefinito.
La testa appesa. Il tempo perso.
E un grande uncino adeguato come spina dorsale.
E in qualche istante speciale un brivido dipinse la smorfia dello sdegno, e uno schiocco alle emozioni riscaldò dal freddo.
Le narici che ingoiano nausea ed espellono fiele, gli occhi che giurano abbandono, il cervello che bolle per il fuoco in superficie: l'indignazione ha questa faccia, e indossa stivali neri come la pece... per schiacciare le tentazioni.
La malia dell'indignazione ha dunque scosso quel flusso dei pensieri senza corpo.

E un sacro paonazzo ardore ha scacciato quei colori lontani, ed ha acceso di rosso scarlatto il pulviscolo delle impressioni.
Lunghe mani bianche e sottili, nervose di candore, schiaffeggiano l'aria malata: sublima il buon gusto e s'accascia la comune opinione. L'indignazione è rara (quella vera).
Ed io odio il carcere

21 gen 2008

Le mie parole


Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi pronti da scagliare su facce vulnerabili e indifese;
Sono nuvole sospese, gonfie di sottintesiche accendono negli occhi infinite attese;
Sono gocce preziose, indimenticate, a lungo spasimate, poi centellinate;
Sono frecce infuocate che il vento e la fortuna sanno inidrizzare;
Sono lampi dentro a un pozzo cupo e abbandonato, un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato; sono foglie cadute, promesse dovute che il tempo ti perdoni per averle pronunciate;
Sono note stonate, su un foglio capitate per sbaglio, tracciate e poi dimenticate, le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire, lo ammetto.
Strette tra i denti, passate e ricorrenti, inaspettate, sentite o sognate.
Le mie parole son capriole, palle di neve al sole, razzi incandescenti prima di scoppiare;
Sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare, piccoli divieti a cui disobbedire;
Sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo che non mi riesce di spiegare, fanno come gli pare, si perdono al buio per poi ritornare;
Sono notti inteminate, scoppi di risate, facce sovraesposte per il troppo sole;
Sono questo le parole, dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose;
Sono mio padre e mia madre, un bacio a testa prima del sonno, un altro prima di partire;
Le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire
Strette tra i denti, risparmiano i presenti, immaginate, sentite o sognate, spade fendenti,al buio sospirate, perdonate, da un palmo soffiate.

11 gen 2008

scommessa vinta

Prevedibile ci siete rimasti male arrivare su questo blog, trovare la scommessa di arrivare fino al 24 dicembre e non trovarci niente. Bè avevo degli ottimi motivi: l'esame di psicoterapia cognitivo comportamentale, lo shock post esame, gli strani sogni che mi perseguitano e a cui non riesco a dare un senso: detto tra noi ma studiare Psicologia con l'apparente motivazione di studiare gli altri invece cercare incessantemente se stessi è un fatto ricorrente ma non è il massimo!!! Tu e le tue apparizioni oniriche meritereste un intero post ma per fortuna questa è un'altra storia... Dicevo...si, si...il ritorno a casa per Natale con tutti gli annessi e connessi di una famiglia numerosa ed invadente come la mia: Natale, le abbuffate varie a cui non mi sottrarrei per nessun motivo, i parenti, gli amici, i regali, il capodanno, i preparativi e scusate se è poco ma non è da tutti organizzare e prendere la febbre a 39 e 1/2 proprio il 31...infine il ritorno alla vita di sempre.
Niente paura la scommessa è più che vinta, è chiaro il blog è sopravvissuto ben oltre il 24 dicembre 2007! Forza, che giorno è oggi? Oggi è 10 gennaio 2008...allora?? Sono arrivata al 2008 e vi annuncio che "anche per quest'anno rinuncio al suicidio" chissà che cosa mi riserveranno questi 365 nuovi giorni...un inizio non buono ma 12 mesi per recuperare!